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Si legge o non si legge? Contiamoci

Aggiornamento: 19 ago 2021

Il lettore, questo sconosciuto. Esiste davvero o è una figura mitologica ormai in estinzione?


Allora ragazzi, suddividiamoci per squadre: gli juventini avanti, gli interisti all'ultimo banco, romanisti a sinistra e laziali a destra. I napoletani tutti al centro perché ora che hanno perso il loro idolo Maradona si sentiranno più soli e hanno bisogno del vostro calore intorno. I milanisti dove li mettiamo? Alla lavagna, interrogati!

Ah, ma è un articolo sulla lettura, mi correggo subito.

Tutti insieme dalla stessa parte, senza divisioni! Siamo semplicemente vittime della stessa mania letteraria. Ora che abbiamo acquisito questa consapevolezza esistenziale, passiamo ai dati.

Nel 2016 l'ultima ricerca statistica, attestava che solo il 40,5% degli italiani aveva dichiarato di leggere almeno un libro all’anno e nell’anno successivo la percentuale saliva solo di un punto, fermandosi al 41%.

Per quanto riguarda le fasce d’età, bambini e ragazzi sono più bravi di noi, (possiamo andare nell’angolo in ginocchio sui ceci a fare 10 minuti di vergogna) si confermano i più appassionati alla lettura: il 48% dei bambini tra gli 11 e i 14 anni legge almeno un libro all’anno, ma, purtroppo, il dato decrementa con l'età che aumenta. Vediamo un po’ il mio ragionamento.


Indipendentemente dalla tipologia di libro (saggistica, narrativa, giallo…) il lettore si accosta al libro con fasi incrementali. Comincia a guardarlo, si lascia affascinare dalla copertina e aspetta un po’ di tempo libero per prenderlo in mano, annusarlo, aprirlo.

Questo è un dato comune a tutte le età, differente invece è la lettura che scelgono i due sessi maschili e femminili.




Quali sono le differenze fra il lettore uomo e la lettrice donna

È dalla notte dei tempi che ci ripetiamo quanto uomo e donna siano diversi. I più grandi studiosi di psicologia hanno più volte rimarcato la differenza fra i nostri emisferi e come percepiamo in maniera diversa lo stesso stimolo. Ma lo siamo anche nelle cose che leggiamo? Certo che si!


Il lettore maschio segue più l’emisfero sinistro più razionale e logico, la donna quello destro, più immaginifico ed empatico. Da questa teoria, io credo si possa dedurre che anche le letture che si scelgono siano delle conseguenze.

Ho fatto così un sondaggio fra i miei amici lettori e ne è scaturito ciò che vi sto per delineare.

Gli uomini, sono per lo più attratti da storie raccapriccianti, delitti, spionaggi e trame violente, spesso seguono infatti thriller o i gialli. Pensate che amici che mi ritrovo!

Un libro sui delitti efferati, specie quelli ancora irrisolti, è tra i target massimi, perché il lettore maschio vorrà entrare nella competizione del complesso gioco delle indagini, criticarle, giocare in anticipo, un po’ come si fa con le squadre di calcio e poter dire alla fine del libro: “Ah io avrei fatto diversamente e avrei risolto subito il caso”.

Hanno bisogno di sfoderare il loro macho-man anche nella lettura. Scerbanenco, Carrisi, King sono in sempre in vetta alla classifica.

Ma ovviamente spaziano in tutte le letture anche se spesso sono attratti da libri che celebrano acclarati piloti, gli idoli del momento, corredati da figure a colori in cui gli occhi sognanti del lettore si immergeranno come fossero stati anch’essi partecipi di quel o quel tal altro Gran Premio.

Sembra però che questa fascia di lettori (a meno che io non abbia amici e conoscenti che mi prendono in giro) difficilmente si accostino a libri di Storia capaci di tratteggiare in parallelo, anche quel che è avvenuto in Italia o nel mondo nell’anno di quel Gran Premio.


Quindi la Storia è target di specialisti letteratoidi?


No affatto, bensì di curiosi in cerca di retroscena politici o di gossip segreti che possano spiegare i marchingegni della politica o le trame oscure che sono sottese. Argomenti non sempre apprezzati da tutti perché coinvolgono in ricerche e tempistiche più esigenti rispetto alle altre letture che hanno in ogni caso un termine alla chiusura del libro.


Sta di fatto che non troverete facilmente un uomo alle prese con un Volume di Liala (al secolo Amalia Liana Cambiasi Odescalchi, nobile nata alla fine del secolo XIX e deceduta nel 1995),

ma abbraccerà di più Opere immortali come Madame Bovary, Lolita o Anna Karenina.

Classici a parte, oggi le “50 sfumature di grigio” sono state per molto tempo i libri maggiormente acquistati da uomini e donne, e sono state lette un po' da tutti, anche se perentoriamente tutti lo hanno negato. Non ho ben capito perché continuino a negare, se perché sono dei libri che parlano di sesso sfrenato o perché sono scritti in maniera molto leggibile e scorrevole e vogliono pavoneggiarsi invece a lettori l’elite.

Coloro con i quali io ho parlato di questa trilogia, hanno negato la sua lettura bistrattandola e deridendola, ma a me pare invece è parso un argomento dove erano tutti informati in maniera troppo approfondita per non averlo letto. Perché negare? Se vi interessava leggerlo avete fatto benissimo, adesso però mettetelo in pratica se siete capaci!


Ma passiamo alle lettrici donne, le stesse donne che la Mannoia descrive in così dolcemente complicate, ma che potrete trovare qui sempre con un libro in mano con cui poter immaginare quello che non ha.

La donna in quanto sognatrice si lascia spesso sedurre anche solo dalla copertina attraverso la quale vuole già intuire cosa leggerà e cosa gli piacerà. La sua fantasia vola ancor prima di leggere il primo rigo del libro.


Le Donne specie se in carriera, troveranno paradossalmente eccitante Liala o gli Harmony, anche se così prosaici e verbosi, perché le manager cercano qualcosa di più attinente ai nostri giorni, ricercano concretezza e attualità piuttosto che un passato che le sfiora appena;

E’ inconcepibile per una donna del III millennio che un amante vada a trovare la sua amata su una carrozza trainata da cavalli! Ci va in motocicletta, in elicottero o sulla scia di uno yacht! E qui torniamo alle Cinquanta sfumature di grigio, a Charlie Tango l’elicottero del miliardario Christian Grey!

Ma ovviamente oltre ad essere delle sognatrici sappiamo tenere i piedi ben piazzati a terra, e una delle scrittrici maggiormente lette e ricercate da noi donne è Isabel Allende, che di libri ne ha scritti infiniti riguardanti la sua storia difficile storia personale e quella del suo amato Cile.

Una giornalista, scrittrice ed icona cilena, che ha saputo raccontare con forza e realismo la sua terra, dando voce a molte donne meno fortunate, anche in maniera umoristica. Impegnata contro il regime di Pinochet, si fa strada sempre di più tra la scrittura, il giornalismo e la politica. Quanto noi ci mettiamo in testa qualcosa, c’è poco da fare, non ci fermano nemmeno i dittatori!


I fantasy e i classici invece mettono d’accordo tutti. Essi vantano l’amabilità di entrambi i sessi.

Solo degli eletti.


Come si diventa non lettori


Indipendentemente da cosa si legge, tra il libro ed il lettore c’è un vero e proprio rapporto erotico, basato sull’interesse, sull’eccitazione e sul benessere. Una dipendenza che appaga e travolge. Questo rapporto inizia perché il libro attrae ed affascina,anche se in alcuni casi proprio come in alcuni rapporti, termina con l’affievolirsi dell’interesse.


A volte si può terminare anche per sfiancamento, per il troppo esubero di lettura! Sia perché abbiamo fatto il pieno e la nostra testa vaga per galassie non più legate alla nostra costellazione, sia perché ci si deve tutelare. Tutelare dai libri? Assolutamente sì, dipende dal nostro filtro di assuefazione. Si ha bisogno di mollare e di fare tutt’altro per non esserne troppo assorbiti. Così come Kafka affermava dovesse assolutamente lavorare nel suo noioso ufficio assicurativo, perché quella mansione da impiegato gli permetteva di tenere a freno la voglia di vivere esclusivamente per la letteratura. Egli temeva che la letteratura lo divorasse completamente!


Altre volte si diventa non lettori per scelte di letture sbagliate, letture banali che allontanano da questa sfera, che non trattengono il lettore in quella dimensione che dovrebbe appunto essere scintilla e non cenere.

Il fascino della lettura può terminare anche perché viene stemperato con altri interessi che si sovrappongono ad essa; per restare nella dimensione erotica, ci si abitua ad un gesto che provoca più piacere e si finisce per abbandonarlo.

Il libro perde il suo fascino quando si viene ammaliati da qualcos’altro che ne soppianta l’utilità e la buona abitudine.

Nel secolo delle telenovelas, di Netflix e di Spotify, la letteratura, come anche la musica ed il cinema, sono messi a dura prova da coloro che non hanno una partecipazione attiva ma passiva di queste arti.


Noi che siamo cresciuti a pane e Pink Floyd, che correvano nei negozi a comprare l’ultimo 33 giri, che sapevano tutte le tracce a memoria, che tenevano i dischi gelosamente riposti in appositi scomparti lontano da tutto e tutti a casa.

Noi, che siamo figli di C’era una volta in America e che non siamo andati oltre Dallas di Bobby Ewing, fatichiamo a comprendere questo ricambio generazionale succube di musica strumentale e queste infinite Serie Tv che si susseguono inarrestabili una dopo l’altra ininterrottamente.


Ora però vi lascio che sta per iniziare la sesta puntata della 4° serie, della mia preferita!

Alla prossima.









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