Attacco all'approccio soggettivista e idealista della filosofia della scienza.
Questo libro ha avuto una gestazione di piú di trent'anni. Terzo volume del Poscritto alla Logica della scoperta scientifica. Un Popper scatenatissimo che sferra attacchi riflessivi a suon di epistemologia realista e deduttivista sulla fisica quantistica.
"Ció che ricerchiamo nella scienza non è soltanto l'utilità quanto la verità: approssimazione alla verità; potere esplicativo e potere di risolvere i problemi, e quindi comprensione".
Popper è uno dei piû illustri pensatori del 900.
Sir Karl Raimund Popper è stato un filosofo ed epistemologo austriaco naturalizzato britannico. Popper è anche un filosofo politico di statura considerevole, liberale, difensore della democrazia e dell'ideale di libertà e avversario di ogni forma di totalitarismo. Nasce a Vienna il 28 luglio 1902, in Austria e si spegne il 17 settembre 1994, a Kenley, Regno Unito.
Popper è stato un pensatore che non ha mai smesso di ricercare un metodo che non compromettesse gli esiti delle ricerche. Un suo assunto recita che la logica di per sé non dà alcuna garanzia di verità, poiché, se essa parte da premesse false, anche il risultato finale sarà falso.
“È facile ottenere delle conferme, o verifiche, per qualsiasi teoria, se quel che cerchiamo sono appunto delle conferme.”
Popper fu da sempre affascinato dalla Scuola Viennese per gli elementi innovativi della loro cultura. La grande Vienna non era un appellativo casuale, il loro profilo intellettuale era davvero notevole.
Fu un uomo sempre pronto a rivalutare le proprie idee, a rimettersi in discussione a concentrarsi sulla ricerca della verità senza mai aver paura di commettere errori.
«Evitare errori è un ideale meschino. Se non osiamo affrontare problemi che sono così difficili da rendere l'errore quasi inevitabile, non vi sarà allora sviluppo della conoscenza. In effetti, è dalle nostre teorie più ardite, incluse quelle che sono erronee, che noi impariamo di più. Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi.»
Il testo è molto impegnativo e complesso, e richiede una buona conoscenza della fisica teorica per essere apprezzato appieno.
Lo scisma della fisica si riferisce alla nascita della meccanica quantistica come una teoria completamente nuova e rivoluzionaria rispetto alla fisica classica.
La teoria dei quanti è stata sviluppata negli anni 20 del XX secolo da fisici come Max Planck, Niels Bohr e Werner Eisenberg e ha portato a una rivoluzione nella comprensione della natura della materia e della luce. Il principio di indeterminazione di Eisenberg ( afferma che non è possibile determinare con precisione arbitraria e contemporaneamente due variabili coniugate, ossia non è possibile conoscere con esattezza e contemporaneamente due variabili quali posizione e quantità di moto di una particella) sarà fisicamente la base del cambiamento poichè stabilisce i limiti nella misurazione dei valori di grandezze fisiche coniugate o nelle formulazioni più recenti e generali, comunque incompatibili in un sistema fisico.
Popper filosofo della scienza, si concentra sulla filosofia della meccanica quantistica e sulla sua compatibilità con le teorie precedenti. Il suo argomento principale è che la meccanica quantistica non è una teoria completa, in quanto non fornisce una spiegazione sufficiente del comportamento degli oggetti macroscopici.
Sostiene inoltre che la meccanica quantistica non è una teoria empiricamente verificabile in quanto non è possibile effettuare esperimenti che la confermino e smentiscano.
Popper mette in dubbio anche la validità dell'interpretazione di Copenaghen, che sostiene che gli oggetti quantistici non hanno una proprietà definita fino a quando non vengono osservati.
Secondo Popper questa interpretazione è fondamentalmente irrazionale in quanto implica l'esistenza di una entità mentale che determina quale proprietà misurare.
Il libro è scritto in un linguaggio che chi ha studiato matematica, riesce meglio ad affrontare le argomentazioni accostando una visione profonda della filosofia della scienza e della relazione tra teoria e realtà.
Io l'ho trovato particolarmente stimolante perché ho sempre amato la fisica teorica e in seguito anche la filosofia e la sociologia. Scienza naturali e Scienze sociali sono e devono essere sempre collaborative.
Francesca Corsetti
Librimaniaci.com
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