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Storia di legami e scomparse sotto i riflettori del tempo

Mauro Di Giorgio nel romanzo El Mozote, ci porta in un viaggio affascinante che ad ogni capitolo si delinea sempre più avvincente. Incorniciato in una Roma dai ritmi lenti e stanchi, definiti dalle abitudini e dagli amori che non saziano mai, l'autore riesce capitolo dopo capitolo, a tenerti sempre più incollato alle pagine, trasportando il lettore in un caso travolgente che si ricollega ad un fatto storico poco conosciuto ma realmente accaduto in El Salvador: il massacro de El Mozote.



Autore di romanzi Thriller
Dottor Mauro Di Giorgio


Mauro Di Giorgio oltre ad essere un autore affermato di romanzi Thriller/Polizieschi, nella vita è un medico specialista in Medicina Interna e Cardiologia, ed è Dirigente Medico presso l'Ospedale G.B. Grassi di Ostia in provincia di Roma. Le sue passioni per la conoscenza, per la lettura e per la ricerca lo hanno accompagnato nella creazione del personaggio protagonista che rappresenta il connubio delle sue caratteristiche.

Ha saputo unire, infatti, il ragionamento clinico all'investigazione del crimine.

L'ambiente delle indagini del Commissario Ferrer è metafora del suo reale ambiente clinico con tutte le ricerche che intercorrono tra sintomi e diagnosi.


copertina Viola Editrice
El Mozote - Mauro Di Giorgio

Sedetevi comodamente sul divano, prendete un whisky e iniziate pure a leggere.

Nel primo capitolo veniamo immediatamente catapultati in una zona di guerriglia in El Salvador, nel villaggio de El Mozote, con un breve flash decisamente esaustivo sulla dinamica di un crudele assassinio.

Una giovane ragazza viene stuprata e uccisa senza pietà e lasciata a terra tra finte lacrime di pentimento.

Il suo assassino a sua volta viene inavvertitamente sorpreso.

Come una torcia che illumina un verme di notte e ne riflette la ripugnanza.

Parallelamente, a Roma, il Commissario Ferrer deve fare i conti con la scoperta di un altro cadavere: la giovane studentessa Manuela De Martinis, scomparsa da più di un mese.


La vittima viene poi improvvisamente rinvenuta a testa in giù in un cassonetto e, dopo alcune perizie, identificata oltre ogni dubbio.

Le indagini della squadra del commissario si dipanano attorno a tutte le arterie della sua vita che appare tranquilla e trasparente.

Una ragazza senza vizi, proba, senza fidanzato e dedita solo allo studio.

Una esistenza metodica e quasi noiosa.

Man mano che le indagini proseguono il quadro che viene a delinearsi però, è alquanto misterioso e incoerente.

Così, con la collaborazione dell'Anticrimine, dettaglio dopo dettaglio, Ferrer scopre che il colpevole è un serial killer che da 7 anni procede indisturbato nel folle rituale di uccidere una vittima l'anno, con le stesse macabre modalità.

Il team investigativo, al lavoro senza sosta, tra caffè, autopsie e ricerche estenuanti, giunge però a conclusioni affrettate, dalle quali poi è costretto a discostarsi di fronte a nuovi omicidi.

A nuovi indizi.

A nuovi colpi di scena.


È costretto a confutare le prime tesi, a riformulare le congetture iniziali e, il caso che sembrava facilmente risolto, assume invece una forma differente.

Paradossalmente ciò che stimolerà tutte le intuizioni sarà addirittura un ratto che verrà sottoposto ad autopsia!

Ecco, ora potete dare un sorso al whisky.




Una giornalista opportunista ed incalzante a caccia dello scoop, ex amante di Ferrer, rende più sincopato l'andamento delle ricerche che scorre altresì, tra le parentesi di una storia d'amore che va avanti a colpi di sesso e sarcasmo.

Ferrer, ostinato e strattonato da tutti, scorre fra le labirintiche strade di Roma alla ricerca dell'assassino, che vede coinvolti indiziati intoccabili che risiedono persino nelle mura protette di una Chiesa.


Dove risiede la verità e dove l'illusione?


Quali tracce ci condurranno alla pista giusta da seguire? Queste le continue interrogazioni che avevo istillate nella mente ad ogni pagina. Tra mille convulsioni mentali e interpretazioni da decifrare, il lettore verrà veicolato in un mondo ambiguo, equivoco e intoccabile che stupirà generando eccitazione e continue aspettative.

Aspettative corrisposte dai risvolti a catena e dalla trama ricca di tensione.


Ho amato subito i personaggi che a tratti sibillini conquistano per la loro spontaneità e, dopo poche pagine emergono come introspettivi e meticolosi. Imprevedibili fino all'ultima pagina.


Una lettura adrenalinica ricca di suspence, sapientemente intervallata dal rilassante background della tromba di Miles Davis.


L'autore dimostra di conoscere sapientemente ogni ambiente che ha toccato ogni capitolo.

Mi auguro che El Mozote, diventi presto una fiction, da seguire con appuntamenti da non perdere fissati su Google Calendar!


Quale sarà il legame che il Commissario Ferrer metterà sotto i riflettori tra la Chiesa (da sempre simbolo e fortezza inespugnabile di onestà), l'omicidio della studentessa e la strage di El Mozote in El Salvador?

Personalmente ho trascorso tutta la notte sveglia per terminarlo ed avere chiarezza su questo rompicapo, ma il finale ovviamente non lo rivelo e lo lascio scoprire a voi!


Il libro è disponibile qui: EL MOZOTE







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