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Frammenti di un discorso a singhiozzo

Il monologo dell'innamorato prima della dichiarazione.


"Ma che libro è mai questo?" sono stata tentata di chiedermi a più riprese durante la lettura di "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes. Se il titolo suggerisce una riflessione profonda sull'amore e sulle sue sfaccettature, la realtà si rivela ben diversa.

Roland Barthes è stato un grande saggista, critico letterario e semiologo francese (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Collaboratore delle più importanti riviste culturali francesi e figura essenziale del dopoguerra per le sue teorie sul linguaggio e la significazione. L sua semiologia e la sua scienza che si avvale di altre scienze per essere perfetta.


In questa opera va detto che Barthes sembra soffrire di una sorta di sindrome da acronimo. Tutto deve essere abbreviato, tutto deve essere ridotto a sigle che, peraltro, non vengono mai spiegate. Ci troviamo così di fronte a G.F. (Grande Fiducia), P.S. (Piccola Scoperta), S.E. (Serenità Euforica) e via dicendo. È come se il nostro autore, stanco di scrivere intere parole, avesse deciso di giocare a indovinelli semantici con il lettore.

Un libro concepito ad istantanee, come se fosse una enciclopedia dell'Amore.

80 frammenti di deliri ottocenteschi.


Ma le sorprese non finiscono qui. Barthes sembra aver deciso di scrivere il suo libro in stile SMS. Non solo per l'abbondanza di sigle, ma anche per la sua scrittura a singhiozzo e frammentaria. Ci troviamo di fronte frasi corte e a volte spezzate, quasi come se Barthes stesse inviando messaggi al suo interlocutore amoroso mentre scrive. Frasi messe nel frullatore prima di essere sorseggiate come letteratura romantica.



E poi c'è la sua analisi dell'amore. Se vi aspettate un'indagine approfondita sulle dinamiche amorose, vi sbagliate di grosso. Barthes sembra più interessato a parlare "dell'uomo innamorato" che dell'amore in sé.

Si parla di "amare amore", di "depressione d'amore", di "parossismi d'amore". C'è perfino un capitolo intitolato "Se la vostra lingua si fosse rotta...".

Ma di cosa sta parlando Barthes, esattamente?


Non è facile dirlo. La sua scrittura è così frammentata e piena di citazioni che a volte sembra parlare un linguaggio del tutto suo. E poi c'è la sua predilezione per le parole difficili e per le citazioni in lingue straniere. Non è raro trovare frasi come "Il tal quale dell'amore" o "l'hystérèse delle passioni". A questo punto mi chiedo se Barthes stesse cercando di dimostrare la sua erudizione o se avesse semplicemente dimenticato che il suo libro avrebbe dovuto essere comprensibile a tutti i suoi lettori.


Ma se c'è una cosa che colpisce in "Frammenti di un discorso amoroso", è la sua insistenza sulla morte dell'amore nella vita contemporanea. Barthes sembra convinto che l'amore sia destinato a morire, che sia un sentimento effimero e destinato a svanire. Eppure, nonostante questa tesi, sembra incapace di smettere di parlare d'amore. Anzi, sembra affascinato e ossessionato da questo sentimento che seppur anacronistico è essenziale.


In definitiva, "Frammenti di un discorso amoroso" di Roland Barthes è un testo che lascia perplessi. Non è facile capire di cosa stia parlando l'autore, né la sua posizione nei confronti dell'amore. Si parla tanto di morte dell'amore, ma allo stesso tempo sembra esserci una sorta di fascinazione nei confronti di questo sentimento. Il linguaggio è talmente criptico e frammentario che a volte sembra quasi di dover decifrare un codice.



Nonostante tutte queste difficoltà, c'è qualcosa di ammaliante in questo libro. Barthes ci mette di fronte a un'analisi di un sentimento che non è banale, che non si limita a ripetere le solite frasi fatte. E ci mette di fronte alla complessità di questo sentimento che, come egli stesso sostiene, non può essere ridotto a schemi preconfezionati, ma che oggi dove il sesso la fa da padrone tutto questo parlar d'amore sembra al lettore stravagante.

Un sentimentalismo oggi osceno.


Tuttavia, per apprezzarlo è necessario avere una certa predisposizione alla comprensione al suo linguaggio non sempre facile da decifrare.

Se cercate una riflessione sull'amore facile e immediata, questo libro non fa per voi. Ma se siete disposti a immergervi in un'analisi complessa e articolata del sentimento amoroso, una che ha il potenziale di cambiarvi la vita, allora "Frammenti di un discorso amoroso" potrebbe essere il libro che fa per voi, perché Barthes è sempre magistrale nel farci comprendere la perdita della nostra identità e della nostra coscienza quando viviamo l'irrazionale e la sua conseguente riconquista.

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